Il seguente esempio rientra tra i modelli lineari, cioè tra i modelli matematici di un fenomeno che sono descritti mediante funzioni lineari.
Caduta di un grave
Il baricentro di un corpo è soggetto alla forza di gravità che, in prossimità
della superficie terrestre, agisce imponendo ai corpi una accelerazione
costante, verticale e diretta verso il basso g=9.8m/s2.
In assenza di altre forze e trascurando la resistenza dell’aria, la velocità (variabile dipendente)
di un corpo in caduta libera varia nel tempo (variabile
indipendente) secondo la legge:
dove v0 è la velocità iniziale del corpo.
Tabella 1.1: Velocità del grave in funzione del tempo.
Figura 1: Grafico della velocità.
Informazioni sul fenomeno
Un corpo che cade nel vuoto non ha velocità costante, ma la sua velocità
aumenta con il tempo (vedi Tabella 1.1 e Figura 1 in cui v0=0)
Previsioni sul fenomeno
Ad ogni istante t è nota la velocità del corpo in quell’istante.
Ad esempio, se inizialmente risulta v0=0 è possibile determinare la
velocità del corpo dopo 10s senza eseguire materialmente alcun esperimento:
v(10s)=9.8m/s2·10s=98m/s.
Controllo del fenomeno
Se
si vuole che il corpo dopo 15s raggiunga la velocità di 150m/s quanto dovrà
valere la velocità iniziale v0?
In altre parole, per ottenere dopo 15s il valore di 150m/s dobbiamo imprimere al corpo una velocità iniziale di 3m/s.
Limiti di validità del modello
Questo
modello non è adatto alla descrizione del moto di un paracadutista o alla
progettazione di un paracadute, poiché trascurando la resistenza dell’ aria nel
modello non rimane traccia della forza resistente del mezzo che si oppone al
moto e che dipende dalla velocità del corpo e dalle sue caratteristiche
geometrico-materiali.